IL 4 aprile 1991, fra i primi in Italia, l’unità di senologia di Tortona cominciò a fare lo screening mammografico gratuito a tutte le donne residenti nel territorio di quella che allora era l’USL 72 costituita dalla città di Tortona e da altri 39 comuni limitrofi.
Le donne coivolte erano 9.600; venivano invitate a venire all’ospedale di Tortona dove trovavano la d.ssa Carmen Ambroggi e Luciana Daffunchio infermiera professionale che compilavano una scheda computerizzata e facevano la mammografia in due proiezioni. Il referto veniva poi spedito a casa; se non era negativo, le donne venivano richiamate per fare ulteriori accertamenti (proiezioni aggiuntive, ecografia,visita clinica, esami citologici, ecc…).
La frequenza dell’invito era biennale. Con questa procedura copiata da quella collaudata in altri Paesi europei e in America vennero scovati 123 tumori della mammella in fase preclinica, per i quali le cure attuali potevano promettere la guarigione.
Lo screening così attuato venne chiamato PROGETTO DONNA PER LA VITA, il logo disegnato da alcuni studenti di un liceo scientifico milanese che avevano assaggiato i baci di dama tortonesi, i fondi raccolti da un Comitato di cittadini che si erano im pegnati a sostenere l’iniziativa peraltro accettata e condivisa dall’amministrazione dell’Usl. Il progetto continuò a funzionare fino al 1998, quando la Regione Piemonte, con PREVENZIONE SERENA,decise di estendere a tutto il territorio lo screening mammografico, associato al PAP TEST, nel progetto TOGLITI IL PENSIERO, utilizzando la stessa formula di invito personalizzato biennale per tutte le donne residenti fra i 46 e i 70 anni.
Forse anche grazie al lavoro di sensibilizzazione e di informazione svolto all’inizio degli anni 90 in ogni paese del tortonese, oltre che in città, la partecipazione delle donne è sempre tra le più alte della Regione. Lo screening regioanle si svolge sempre all’ospedale di Tortona, Unità operativa autonoma di Radiologia.
Il numero verde da contattare è 800 00 8141 che ha sede fisica a Ovada ma che coordina il servizio di PREVENZIONE SERENA di tutto il territorio del Piemonte sud orientale.
Qualora la lettera d’invito non arrivasse puntuale a chi fa parte della popolazione target, si può chiamare il numero verde nelle ore d’ufficio , segnalare il disguido e avere già la prenotazione per eseguire la mammografia gratuita.
L’unità di senologia di Tortona è coinvolta nella fase degli ulteriori accertamenti riservati alle donne che alla mammografia di primo livello hanno una situazione che richiede APPROFONDIMENTI DIAGNOSTICI ULTERIORI PER CHIARIRE IL QUADRO E POTER ESCLUDERE con una ragionevole sicurezza l’eventuale presenza di un tumore al seno. Gli approfondimenti possibili sono: proiezioni mammografiche aggiuntive, ingrandimenti; ecografia; prelievi citologici e microistologici eco-guidati o sotto guida mammografica (cioè stereotassica); visita clinica.
L’obiettivo di questa proceduta di screening è duplice:
1) la diagnosi precoce dei tumori al seno, quando ancora sono di pochi millimetri, non palpabili, possibilmente intraepiteliali e non infiltranti;
2) la prevenzione dei tumori stessi.
Come è stato dimostrato da studi di popolazione italiani, europei, statunitensi, se almeno il 70% delle donne si sottopone a mammografia biennale l’incidenza del tumore al seno in quella popolazione si riduce del 30%.
Questo significa che lo screening è in grado di interferire con la storia clinica della malattia, un risultato notevole! Questa proposta rivolta a donne sane di sottoporsi periodicamente al test mammografico è fattibile grazie alle novità in ambito terapuetico, in particolare con la possibilità di ridurre al minimo l’ampiezza dell’intervento chirurgico.
Infatti dopo la dimostrazione che la terapia conservativa (la Quadrantectomia) curava adeguatamente il tumore al seno, la necessità di eseguire la tanto temuta “mastectomia radicale” era sempre meno frequente e riservata ai tumori grossi, avanzati. Lo screening trova i tumori di pochi millimetri e per curare questi basta una resezione mammaria con margini puliti che, nella maggior parte dei casi, tiene conto anche dei canoni estetici.